(J PERUZZO)

Verso il mare, invece, da almeno un mese si fa fotografare l’Airone schistaceo, ardeide mediorientale che puntualmente ogni anno compare nel Delta

Come ogni anno il nostro Delta ci regala chicche faunistiche, rarità, specie particolari in grado di attirare qui fotografi, birdwatchers e ornitologi da mezza Italia.
Uno degli epicentri delle rarità è sempre Boccasette, località incastonata tra terra e acqua che pare essere particolarmente gradita agli uccelli rari. In questo momento stanno sostando qui alcuni esemplari di Storno roseo, un passeriforme tipico delle lande russe dal piumaggio appunto nero e rosa, che periodicamente compie delle piccole invasioni in Europa occidentale.

Verso il mare, invece, da almeno un mese si fa fotografare l’Airone schistaceo, ardeide mediorientale che puntualmente ogni anno compare nel Delta; ha piumaggio grigio ardesia con alcune penne bianche. Più regolare, ma pur sempre piuttosto rara, la Pernice di mare, particolarissimo limicolo color sabbia e giallo che ha nelle Valli di Rovigo una delle sue principali popolazioni italiane.
Tra le specie più usuali gli immancabili tursiopi, i “delfini” che spesso danno mostra di sé lungo la costa: non è raro in questa stagione osservarli dalle spiagge di Rosolina e Barricata. Infine un piacevolissimo ritorno: dopo secoli di assenza è tornato ad abitare stabilmente il Delta il Capriolo, cervide di piccole dimensioni abitualmente associato al paesaggio montano, ma che in realtà prospera anche nella pianura cerealicola veneta.

A seguire questi aspetti di evoluzione faunistica l’Associazione Sagittaria, attiva sul campo da oltre 15 anni.