Fenicotteri rosa nelle Piallasse nel Parco del Delta del Po (foto di repertorio shutterstock)

Il Sindaco di Ravenna, che nel programma 2016 sottolineava l’importanza di “lavorare in concerto con gli altri Comuni del territorio”, lamenta l’eccessivo peso estense nel comitato esecutivo

È scontro frontale tra le province di Ravenna e Ferrara sulla gestione del Parco del Delta del Po, troppo incentrata sull’area comacchiese secondo il Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale.

La rottura

Come riportano i quotidiani locali di oggi, mercoledì 29 luglio, la rottura ha portato alle dimissioni dal comitato esecutivo di gestione dell’Ente Parco del Delta del Po da parte dei consiglieri ravennati Mara Roncuzzi e Alessandro Barattoni, tra l’altro segretario provinciale del Partito Democratico. A far scattare l’Aventino di de Pascale e del PD ravennate è stata nello specifico la nomina di Andrea Marchi, ex Sindaco di Ostellato, nel comitato, che darebbe un eccessivo peso a Ferrara nel comitato esecutivo.

Stop alla concertazione

Una presa di posizione dura e, per il momento, irremovibile, da parte del Sindaco bizantino, che sembra intenzionato a cambiare direzione rispetto alla strategia di strette collaborazioni interprovinciali, da sempre perseguita in diversi ambiti, dalla cultura alla sanità.

Nel programma 2016 si leggeva, proprio a proposito del Parco del Delta, l’intenzione di “lavorare in concerto con gli altri Comuni del territorio del Parco e con la Regione, per rafforzare le strutture del Parco, tutelare e ampliare le aree di valore ambientale, implementarne la conoscenza, dare una risposta amministrativa rapida e valorizzare tutte le potenzialità del territorio”. Ad oggi, il concerto con i comuni del ferrarese sembra tutt’altro che vicina.