Obiettivo del progetto è raccogliere le strategie per coinvolgere la comunità e attivare le sue risorse per un’innovazione sociale

L’innovazione sociale passa anche attraverso dinamiche collettive di forme di partecipazione attiva, tra attori differenti all’interno del territorio. Ed è quello che è successo oggi, giovedì 5 maggio, a palazzo Nodari: nella sala consiliare, infatti, l’amministrazione comunale ha incontrato il terzo settore. L’iniziativa rientra nel progetto “Will” (Welfare, Innovation, Local, Lab), Logiche per innovare il welfare locale.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco Edoardo Gaffeo, sottolineando l’importanza di questo momento che testimonia un approccio su cui l’amministrazione crede molto, ossia valutare il lavoro di comunità, integrato tra ente pubblico e terzo settore, come logica di innovazione. “Stiamo lavorando molto su questo, infatti, il lavoro integrato coinvolge fortemente anche i nostri uffici presenti oggi”.

Pienamente d’accordo l’assessore al Welfare Mirella Zambello. “Abbiamo aderito a questo percorso, perché crediamo molto nella necessità di attivare le risorse della comunità. Infatti, il progetto Will sull’innovazione sociale, coinvolge diversi Comuni anche altre di altre regioni, con l’obiettivo di raccogliere le strategie per coinvolgere la comunità”.

Una logica, come ha spiegato Zambello, già attivata a Rovigo, con tavoli e collaborazioni virtuose, arricchiti anche dall’emergenza della pandemia. “Questa giornata – ha aggiunto -, va a rafforzare e dare elementi importanti, per mettere a sistema questo metodo di lavoro. L’incontro di oggi, rappresenta un modo per ripartire e rinforzare la partecipazione della comunità. Una progettualità che vede anche la direzione scientifica di importanti Università, quali la Bocconi di Milano”.