Dal ministero della Salute, il decalogo per i cittadini

La Direttiva del ministro Speranza

Chi torna dalla Cina oppure chi è stato in contatto con una persona risultata positiva in Italia deve restare a casa. Lo prevede l’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede la «permanenza domiciliare» e prima ancora l’obbligo (e se non lo fa è sanzionabile) di riferire al Servizio di Sanità pubblica della propria azienda sanitaria di aver viaggiato nelle zone a rischio negli ultimi 14 giorni.

In particolare, chi ha la possibilità di sostenere la quarantena a casa, avendo a disposizione una camera e un bagno personale, dovrà evitare contatti con altri famigliari e altre persone consumando i pasti nella propria camera, indossando mascherina protettiva e guanti in presenza di altre persone.  chi non fosse in grado di attuare tali misure la Regione e le Aziende sanitarie offriranno una sistemazione alternativa, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato. 
In entrambe le situazioni il Servizio di Sanità pubblica garantirà il monitoraggio costante -due volte al giorno- delle condizioni di salute (febbre e altri sintomi) per tutta la durata dei 14 giorni di “quarantena” domiciliare.

Qualora si presentassero anche minimi sintomi verrà effettuato un tampone da personale sanitario al domicilio del paziente e nell’ipotesi nella quale risultasse positivo, trasferito con sistema del 118 appositamente attrezzato nei reparti ospedalieri di malattie infettive.

Nell’ordinanza si ribadisce inoltre che i soggetti a rischio non si devono rivolgere spontaneamente a strutture sanitarie, per evitare possibili contagi.

La raccomandazione rimane quella che, in caso di sintomatologia collegabile al Coronavirus (febbre e sintomi respiratori) di non accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso e neppure agli ambulatori dei medici di famiglia, ma di contattare il proprio medico di medicina generale o, in caso di emergenza, il numero 118. 

Prevenzione, le regole da osservare

L’Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute in collaborazione con le Regioni, gli ordini professionali e le società scientifiche hanno definito un decalogo comportamentale per affrontare il rischio di contagio da coronavirus. Poche semplici misure che ogni cittadino è tenuto a rispettare per contribuire a salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri cittadini.

  • Lavati spesso le mani: il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
  • Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute: mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
  • Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani: il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate. Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
  • Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci: se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani. Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
  • Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico: allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
  • Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol: i disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio. Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
  • Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus, e presenti sintomi quali tosse o starnuti, o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus (viaggio recente in Cina e sintomi respiratori). L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene quali il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte
  • I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti, prodotti in Cina o altrove, possano trasmettere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
  • Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni: il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se sei tornato da un viaggio in Cina da meno di 14 giorni, o sei stato a contatto con persone tornate dalla Cina da meno di 14 giorni, e ti viene febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza chiama il numero verde 1500 del Ministero della Salute per avere informazioni su cosa fare. Indossa una mascherina, se sei a contatto con altre persone, usa fazzoletti usa e getta e lavati bene le mani.
  • Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus: al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus. Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia.