
I cacciatori polesani si trovavano in località Laguna della Vallona
I controlli sull’esercizio di caccia agli uccelli acquatici da appostamento fisso nelle lagune del Delta del Po, continua da parte della Polizia Provinciale che proprio nella mattinata di ieri, 8 dicembre, hanno sorpreso due cacciatori polesani mentre utilizzavano richiami acustici a funzionamento elettromagnetico in appostamento fisso. I due stavano utilizzando strumenti vietati dalla normativa nazionale in località Laguna della Vallona in comune di Porto Viro.
La buona visibilità ha favorito l’attività degli Agenti che, entrati in servizio già dalle ore notturne e posizionati in vari punti del Delta per individuare possibili illeciti in materia venatoria, hanno utilizzato un’imbarcazione con motore elettrico che permette la navigazione assolutamente silenziosa, impercettibile anche alle orecchie delle eventuali “vedette” (quelle figure che costituiscono una presenza abituale nelle aree deltizie), cioè quelle persone ingaggiate dai cacciatori per segnalare tempestivamente la presenza delle forze dell’ordine.
Evidentemente non è risultato altrettanto silenzioso il suono del richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico illegale acceso dagli occupanti di un appostamento fisso di caccia occupato da due cacciatori, entrambi residenti nel medio polesine. Sorpresi dal sopraggiungere degli uomini della Polizia Provinciale, i due cacciatori hanno spento il dispositivo fuorilegge e hanno tentato di nasconderlo all’interno del gavone della imbarcazione, immediatamente rinvenuto nel corso dell’ispezione. Gli Agenti hanno quindi proceduto al sequestro penale dell’apparato vietato, che comprendeva diffusori del suono e fucili. Ulteriori sanzioni sono state elevate per utilizzo di munizioni non consentite nella zona a protezione speciale.
Tutti i cacciatori sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Rovigo e ora rischiano la sospensione della licenza di caccia.