Iniziativa presentata a Palazzo Celio

Anche nelle farmacie la campagna di sostegno e prevenzione contro la violenza sulle donne. Si chiama progetto Mimosa ed a livello nazionale conta già oltre 8 mila adesioni con il Polesine primo ad aderire in Veneto, spiega la Provincia in una nota.
“Farmacista, ma anche operatore sociale o punto sanità di riferimento”, precisa Claudia Pietropoli dell’associazione titolari farmacie. “In un più ampio progetto di riqualificazione della nostra professionalità – ha proseguito – stiamo lavorando coi centri antiviolenza per ottimizzare la nostra operatività e recepire eventuali situazioni di criticità”.
Il progetto che ha messo assieme diverse sigle, da quelle istituzionali, sanitarie e di categoria, è stato presentato questa      mattina a Palazzo Celio con il presidente della Provincia Marco Trombini, “anche le farmacie possono essere la prima frontiera per affrontare il disagio” l’assessore comunale Patrizia Borile, “profonda sensibilità e capillarità per veicolare messaggi di sensibilizzazione” il consigliere Michele Aretusini “farmacisti in prima linea e a disposizione come operatori sociali” e Silvia Semeghini e Donatella Benedetti dell’associazione titolari farmacie.
Dietro al bancone “ogni farmacia ha un posto dove poter parlare” la presenza femminile supera il 70 per cento ed un primo aiuto ad affrontare una situazione, che dal settembre 2017 al marzo di quest’anno ha visto coinvolte una quarantina di donne, potrebbe giungere proprio da questa categoria. “Sindaci – prosegue Claudia Pietropoli – tenetevi a cura le farmacie”.
Nel pieghevole che sarà disponibile in tutte le farmacie e centri antiviolenza è contenuta nella prima parte una piccola guida con una serie di tipologie di violenza: fisica, psicologica, economica. Nell’altra pagina cosa fare “Tu non sei un problema, tu hai un problema” e come muoversi “ricordati che è sempre possibile trovare una soluzione o parlare di quello che stai vivendo con qualcuno che ritieni possa capirti”.