
Sabato 28 ottobre
Si conclude con un incontro al Museo Grandi Fiumi il progetto “Mythos percorsi dell’immaginario”. Sabato 28 ottobre alle 10 si terrà la giornata finale dell’iniziativa che ha visto la collaborazione di: Comune di Rovigo-Museo dei Grandi Fiumi, C.P.S.S.A.E.-Centro Polesano di Studi Storici Archeologici Etnografici, Magnifica Comunità di Cadore e Liceo Celio-Roccati di Rovigo.
Il progetto, avviato nella primavera 2017 presso le sale polivalenti del Museo dei Grandi Fiumi, con una mostra temporanea di acqueforti e dipinti di Sergio De Bon in dialogo con elaborati e installazioni di studenti del Liceo Artistico Roccati e con ricerche e drammatizzazioni del liceo classico Celio, è proseguito nell’estate con un’esposizione a Pieve di Cadore nella sede della Magnifica Comunità e la pubblicazione di un prezioso catalogo.
Sabato, dopo i saluti delle autorità, sono previsti gli interventi di: Anna Maria Pastorelli, dirigente scolastico, su il progetto di “Alternanza scuola-lavoro” del liceo statale “Celio-Roccati” di Rovigo; Renza Fiori, Raffaele Peretto su La mostra e il catalogo – “Acqueforti e dipinti di Sergio De Bon”; Chiara Bartolozzi, Guidalberto Gregori su Performance – “Il pianto delle Eliadi”, allievi 4^ liceo classico Celio; Mirella Boso, Roberto Pugiotto, Stefania Zerbinati su “Gli elaborati” – allievi liceo artistico Roccati.
Sarà inoltre presentato il film “I luoghi delle figlie del sole”, a cura di Raffale Peretto e Alberto Gambato.
L’ingresso è libero.
Un plauso da parte del sindaco Massimo Bergamin “per questa bella iniziativa che ha aperto le porte del nostro Museo coniugando più soggetti e coinvolgendo soprattutto i giovani studenti in un percorso di conoscenza del nostro patrimonio culturale”.
L’iniziativa- si legge in una nota – rientra nella convenzione biennale sottoscritta nel 2016 tra il liceo “Celio-Roccati” di Rovigo e il Comune di Rovigo, per lo sviluppo di attività formative e culturali in collaborazione con il Museo civico dei Grandi Fiumi. Il principale obiettivo consiste nell’avvicinare i giovani all’arte, all’archeologia e al patrimonio culturale del territorio, attraverso attività che rendano gli studenti reali protagonisti del museo e costruttori in prima persona di una relazione autentica con i manufatti e le opere d’arte in esso conservati.
In sinergia con il Museo dei Grandi Fiumi della città, la mostra era stata pensata per celebrare il 50° anniversario del rinvenimento dell’abitato di Frattesina (1967) con la presentazione di opere dell’incisore cadorino Sergio De Bon, incentrate su temi mitologici, alcuni dei quali legati anche al Polesine, ambiente frequentato periodicamente dall’artista fino alla sua morte nel 2013 ed oggetto in passato degli studi archeologici del padre Alessio.
Gli allievi hanno pertanto avuto modo di confrontarsi con l’attività, ricca per loro di aspetti inediti e stimolanti, promossa dal CPSSAE e dal Museo dei Grandi Fiumi e hanno lavorato a comprenderne i ritmi e le loro esigenze.
Il percorso di preparazione si è svolto a scuola, a partire dal mese di novembre 2016.
Sei incontri, condotti da Raffaele Peretto, presidente del CPSSAE e tutor esterno, sono stati destinati ad approfondire tematiche archeologiche e paleoambientali, coniugando precisione scientifica ed efficacia espositiva e dando ampio spazio ad una ricca documentazione iconografica. Questa attività è stata integrata da una visita guidata alle collezioni del Museo dei Grandi Fiumi e da una lezione sulla classificazione tecnologica dei prodotti ceramici tradizionali tenuta da Teresa Capucci, coordinatrice del progetto.
In aula gli allievi della classe 3A Liceo Classico hanno seguito lezioni curate dai docenti di lingue classiche Chiara Bartolozzi e Guidalberto Gregori, coadiuvati in più occasioni dall’intervento di Peretto. In questa fase del percorso si è dato particolare rilievo alle fonti classiche dei miti, al fine di fornire agli alunni, attraverso la presentazione dei più significativi testi latini e greci che li trasmettono, strumenti di comprensione e di interpretazione.
Nel corso di tale attività che si è deciso di coinvolgere con maggiore intensità i ragazzi, progettando e realizzando una drammatizzazione dei versi di Ovidio, incentrati sul mito di Fetonte e delle Eliadi, più volte ripreso anche dalle incisioni di Sergio de Bon e legato alle fonti consultate proprio al territorio percorso dal fiume Po. Questa proposta teatrale ha costituito poi un momento importante della presentazione al pubblico della mostra.
L’indirizzo artistico, in forma di Commessa, ha ideato logo ed immagine coordinata della mostra, particolarmente grazie al contributo della classe 3E – indirizzo Grafico, guidata da Mirella Boso. Le classi 3F, 4E e 4F indirizzo Architettura ed Ambiente, con Roberto Pugiotto, hanno elaborato immagini ed editing video presentando “Il paesaggio sepolto – La foto aerea per l’archeologia”. La classe 3F – indirizzo Arti Figurative, diretta da Stefania Zerbinati, ha ideato e realizzato una installazione all’esterno della mostra e l’esposizione di sculture inerenti alla mitologia.
Infine, la formazione specifica di preparazione si è conclusa con l’intervento delle classi al convegno di inaugurazione della mostra il 18 Marzo 2017. Nell’occasione gli allievi delle 3A Liceo Classico, hanno curato la drammatizzazione del racconto ovidiano delle Eliadi.
Sette studenti della stessa classe sono stati poi inseriti nella struttura ospitante incaricandosi di illustrare il percorso espositivo e di spiegare i temi ed i miti approfonditi durante l’attività in classe e le ore di formazione al Museo dei Grandi Fiumi.
Il progetto si è sviluppato anche al Liceo Scientifico Paleocapa, grazie all’impegno di Rosanna Beccari che nella classe I B, sempre con il supporto esterno di Raffaele Peretto, ha esaminato lo sviluppo delle ricerche archeologiche in Polesine negli ultimi cinquant’anni con particolare riferimento al sito di Frattesina, senza trascurare i miti greci ambientati nelle terre del Po.