
Sono stati una trentina i gruppi comunali intervenuti a sostegno delle popolazioni colpite
Sono stati una trentina i gruppi comunali di Protezione Civile intervenuti a sostegno delle popolazioni colpite dal tornado che giovedì 10 agosto ha devastato il bassopolesine. Attivatisi subito nel pomeriggio i gruppi dei comuni colpiti: Loreo, Porto Viro, Rosolina, Porto Tolle, Taglio di Po, Ariano Polesine e Corbola, nel corso delle ore la macchina organizzativa del coordinamento provinciale delle Protezione Civile di via Grandi di Rovigo allertava le altre strutture operative.
Le richieste che giungevano riguardavano l’invio di squadre di motoseghisti, il supporto alla popolazione, l’apertura delle sale operative, la gestione delle comunicazioni radio, generatori e supporto alla viabilità ricorrendo anche al lavoro congiunto con mezzi privati per assicurarne il ripristino.
A più fasi sono giunti sui luoghi colpiti dal fortunale i gruppi comunali di Adria, Occhiobello, Rovigo, San Martino di Vanezze, Lendinara, l’intercomunale Bagnolo Po – Castelguglielmo – San Bellino, Gavello, Villadose, Ceregnano e Fiesso. Inoltre il nucleo provinciale Polesine, l’Ari di Rovigo, l’Eridano, i volontari Protezione Civile Altopolesine e l’associazione nazionale Carabinieri Polesine.
L’azione dei volontari, a sostegno e collaborazione con sanitari, vigili del fuoco e forze dell’ordine ha permesso anche di trarre in salvo da sotto gli alberi famiglie colte all’interno delle loro auto dal fortunale.
“Per tutto il periodo – ha ricordato la responsabile del servizio Monica Gambardella – il coordinamento provinciale ha sostenuto il lavoro dei volontari, razionalizzando mezzi, risorse e tempi”.