Ritmo ska a Villa Badoer nella serata conclusiva della rassegna

Bagno di pubblico per il concerto finale di Tra ville e giardini 2017. La rassegna estiva polesana si è congedata dai suoi affezionati spettatori ieri sera, 22 agosto, portando sulle gradinate di una scenografica Villa Badoer, fondale di lusso di un palcoscenico palladiano, uno scatenato Giuliano Palma col suo concerto “Groovin’ tour”.

 

Introduzione gradita per saluti e ringraziamenti di rito da parte del vicesindaco di Fratta, Alessandro Baldo, del presidente della provincia di Rovigo, Marco Trombini, e del direttore artistico di Tra ville e giardini, Claudio Ronda. 

 

L’atmosfera festaiola si è quindi scatenata con l’ingresso della band di Giuliano Palma, che con un lungo intro “Odd coupe” ha lanciato a mille decibel “Un pazzo come me”, brano originale dell’album “Groovin’” (2016). Giuliano Palma “The king” si è subito rivelato un energetico ammaliatore di folle da frontman consumato qual è. Tra salti e giravolte, sollevamenti dell’asta del microfono, battute col pubblico ha aizzato la gente ad alzarsi e ballare. Il giardino della Badoera si è trasformato in una discoteca anni ’70 con energia a fiumi ed entusiasmo alle stelle. La musica va dai ritmi più sostenuti a quelli più lenti, “Nuvole rosa”, “Testardo io” di Roberto Carlos, successo di Iva Zanicchi del 1974; “Eternità”, immenso brano presentato a Sanremo dai Camaleonti nel 1970. E’ la firma di Giuliano Palma col quale i grandi successi degli anni ’60 e ’70 si rivestono di ska, il genere musicale popolare giamaicano fatto di ritmi con accenti in levare. I brani prendono nuova vita e non sono più semplici cover. Il ritmo entra dentro e costringe a ballare, complice quella voce calda, avvolgente, piena di soul di “The king”. Ma un notevole apporto alla performance l’ha data la sezione fiati della band, il vero pilastro dello ska: tromba (Luigi Napolitano), trombone (Enrico Allavena) e sassofono (Andres Villani), hanno pompato per tutto il concerto come nulla fosse.

Un omaggio ed un applauso collettivo a Pino Daniele dopo “I say i sto ccà”; e poi un simbolo della passione che bisogna avere nella vita, come dice Giuliano: la stessa che mette lui nel cantare e scegliere le cover: You’ll never walk alone” di Rodgers/ Hammerstein, adottato come inno ufficiale dai tifosi del Liverpool.

Con “Come le viole” e “Tutta mia la città” esplode la Badoera, tutto si oscura, concerto finito, ma i fans richiamano l’artista per il bis. E’ allora che arrivano “Wonderful”, “Bada bing” e “Se ne dicon di parole”, successo di Giuliano & the Bluebeaters. The king non si risparmia ed il bis si trasforma in un vero secondo tempo, complice come svelerà lui a fine concerto, la magnifica “signora Badoer”.