Il cantautore e chitarrista fidentino sarà in concerto a Canda

Sarà il giardino della sontuosa Villa Nani Mocenigo di Canda (Ro), ad ospitare il concerto cantautorale più atteso della stagione 2017 di Tra ville e giardini. L’esibizione di Dente, alias Giuseppe Peveri, cantautore e chitarrista fidentino, è fissata per venerdì 11 agosto, alle 21.30, nel parco della villa veneta progettata dall’architetto Scamozzi.

L’artista emiliano, molto seguito da un pubblico esigente e raffinato, terrà il concerto “Canzoni per metà”, omonimo titolo del suo ultimo album, pubblicato nel 2016, in cui si alterneranno brani storici con le ultime produzioni. Un repertorio particolare quello di Dente, che fa musica che gli piace, senza cedere al mercato o alle major musicali che sfornano musica fatta in serie. Il suo stile viene spesso avvicinato ad artisti come Luigi Tenco, Rino Gaetano o Francesco De Gregori. Di sicuro i suoi testi sono spesso giochi di parole, indovinelli, versi ad incastro, rime. Nel suo ultimo lavoro si aggiunge anche la sintesi estrema, si dice in modo essenziale, in una frase quello che può richiedere pagine. “Canzoni per metà” racchiude brani apparentemente incompiuti o di durata inconsueta. E le metà giocano sulle ambivalenze, perché non sono solo metà musicali, ma anche sentimentali, eppure in sé compiute. Si parte da parole o domande intime dell’autore e si arriva a discorsi più o meno idealizzati sulla realtà quotidiana di un’epoca senza punti di riferimento. E senza la struttura strofa-ritornello-strofa.

Ad accompagnare Dente nel suo concerto e per tutto il tour c’è la rock band bergamasca Plastic made sofa: Federico Laini al basso, Michele Carrara alla batteria, Simone Chiarolini al piano e chitarra, Mattia Pievani alle tastiere e percussioni.

Villa Nani Mocenigo

Scenografia del concerto è il giardino di una villa veneta dai profili inconfondibili, fatta edificare dai nobili veneziani Nani a partire dal 1580: la magnificente Villa Nani Mocenigo. La famiglia Nani di Cannaregio, di antica nobiltà, acquisì all’asta il territorio di Canda, messo in vendita dal senato della Serenissima assieme all’Alto Polesine (eccettuati i territori di Lendinara e Badia), all’epoca terre improduttive e alluvionate da bonificare. Assieme ai Nani, i Loredan, i Miani, i Gritti, parteciparono per primi alla pubblica offerta e si impegnarono al riassetto del territorio, costruendo scoli, chiaviche e consorzi di bonifica per irrigimentare le acque, rendendo fertile il medio alto Polesine come lo si trova oggi. Secondo il costume dell’epoca, i Nani ordinarono la costruzione di una dimora estiva degna della loro ricchezza all’architetto Vincenzo Scamozzi allievo del Palladio; prospiciente una via d’acqua per essere raggiunta facilmente, il Canalbianco, cui in origine la villa era collegata con una scalinata.