Nelle notti del 28 e 29 novembre

In termini burocratici si chiama “servizio di piena lungo tutta l’asta del Po e rami deltizi” in pratica è la macchina organizzativa del Sistema provinciale di Protezione Civile che si mette in moto per assicurare una sorveglianza costante in diversi punti lungo il corso del fiume Po fino al mare.

“Nulla di rilievo da segnalare” è stata la frase amica che ha chiuso ogni turno, ogni gruppo comunale di volontariato impegnato, ogni comunicazione nelle notti del 28 e 29 novembre che aveva visto allertate 19 organizzazioni, tutti i distretti rappresentati con ovviamente quelli rivieraschi in forze, 114 volontari operativi,alcuni impegnati in più occasioni e 140 turni di sorveglianza, compresi quelli in sala operativa provinciale e nelle sale operative distrettuali, con le relative coperture informatiche e radio.

Dall’argine alle scrivanie il lavoro si è sviluppato in parallelo attivando le procedure previste dai protocolli ed interagendo con i diversi enti dall’Aipo, l’agenzia interregionale per il Po al Cfd, Centro funzionale decentrato della Regione Veneto fino al Ccs, Centro di coordinamento dei soccorsi, in prefettura.

Un lavoro che ha portato ad interdire l’accesso alle golene aperte e chiuse, compreso l’utilizzo delle piste ciclabili, al divieto della navigazione da diporto fino al rientro nelle soglie di criticità, all’interdizione al transito sui ponti di barche e l’invito agli enti gestori delle opere di attraversamento fluviale, per la manutenzione dei ponti e delle opere interferenti, al fine di garantire l’ufficiosità idraulica delle stesse.

“Anche se si trattava di una piena tranquilla – osservano al Centro operativo di via Grandi, sede del servizio provinciale della Protezione Civile – era opportuno sorvegliarla monitorandola costantemente risultando i coordinatori di gruppo e distretto molto attivi”.

Questi i gruppi comunali volontari che hanno assicurato la sorveglianza in occasione della piena del Po per il distretto RO1: Loreo, Porto Viro, Adria e Alta di Rosolina; RO2: Porto Tolle e intercomunale Isola di Ariano; RO3: Rhodigium Rovigo, Ceregnano, Pettorazza Grimani, San Martino di Vanezze e nucleo provinciale; RO4: Gavello e associazione volontari Eridano Polesine;  RO5 gruppo intercomunale Giacciano con Baruchella e Trecenta; RO6: Gruppi comunali di Occhiobello e Fiesso Umbertino, intercomunale di Bagnolo di Po, volontari di Pc Altopolesine e nucleo di volontari dell’associazione nazionale carabinieri di Occhiobello.