
Dal primo luglio 2015 al 30 giugno 2016, il Centro Antiviolenza del Polesine ha accolto 56 donne
“Oggi è una giornata importante per prendere coscienza di un problema che sembra lontano ma che, al contrario, è sempre più attuale”. E’ quanto ha affermato l’assessore Luigi Paulon, portando il saluto a nome dell’amministrazione comunale, durante il flash mob “#No alla paura”, organizzato in collaborazione con gli istituti superiori e il centro Antiviolenza del Polesine, per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2016. L’iniziativa si doveva svolgere in piazza Vittorio Emanuele II, ma per motivi di maltempo si è tenuta nel salone d’Onore di palazzo Nodari.
“L’uomo – ha proseguito Paulon -, vorrebbe essere dominatore ma siamo tutti uguali con gli stessi diritti. Il nostro compito è proteggere, supportare, amare, se non c’è amore non c’è rispetto neanche per noi stessi. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita di questa giornata molto sentita e partecipata – ha concluso Paulon -, che apre una tre giorni di iniziative per sensibilizzare Rovigo su questo tema”.
La presidente della Commissione provinciale Pari opportunità Maria Grazia Avezzù, ha ricordato il lavoro del Centro che offre ascolto, aiuto e condivisione alle donne che vivono un momento tanto, tanto doloroso. “Ricordiamo che il femminicidio si ha in ogni contesto socio-culturale, ogni qualvolta una donna subisce una violenza, di qualsiasi tipo sia: fisica, psicologia, economica, sessuale…”.
“Oggi – ha sottolineato l’assessore Alessandra Sguotti -, abbiamo fatto una cosa grande insieme. Ci siamo ritrovati per non stare zitti. Spero che un giorno non sia più necessario celebrare il 25 novembre. Ricordatevi tutti che è dai diritti che si parte per essere persone migliori”.
L’incontro è proseguito con letture da parte dei ragazzi delle scuole, di testimonianze, frasi e poesie. A queste si sono aggiunte anche quelle degli assessori Sguotti e Garbo che ha concluso chiedendo ai presenti di non lasciarsi coinvolgere dall’immobilismo.
La cerimonia si è conclusa in piazza con la scritta umana “No”.
I dati
Dal primo luglio 2015 al 30 giugno 2016, il Centro Antiviolenza del Polesine ha accolto 56 donne. Un dato che fa capire come la violenza sulle donne sia un fenomeno, purtroppo, diffuso. Il 30,36% riguarda donne dai 41 ai 50 anni, il 26,79% dai 21 ai 30 anni, il 23,21% dai 31 ai 40 anni; per il 67,86% sono donne di cittadinanza italiana, per il 51,79% coniugate e per il 75% con figli. Guardando la condizione professionale, il 42,86% sono occupate, il 26,79% disoccupate e l’8,93% casalinghe. L’autore della violenza per il 55,36% dei casi è il marito, per il 17,86% è il convivente e per il 12,5% l’ex fidanzato. La cittadinanza è per il 76,79% italiana con età che va dai 31 ai 40 per il 21,43%, stessa percentuale per l’età compresa tra i 41 e 50 anni e nel 53,57% è professionalmente occupato. Spesso l’autore è violento anche con i figli, la percentuale è del 37,5.
Le violenze sono di tipo psicologico per il 91,07%, fisico per l’82,14%, sessuale per il 12,5% ed economica per il 37,5%. E’ stata fatta denuncia nel 51,79% dei casi.