L’opera di Mozart in scena il 4 novembre

Sarà il Flauto Magico di W.A. Mozart ad aprire la Stagione Lirica che inaugura tutta la Stagione culturale del Teatro Sociale di Rovigo.

“Il Flauto Magico – ha detto l’assessore alla Cultura Andrea Donzelli in occasione della presentazione avvenuta oggi a palazzo Nodari -, è un’opera illuminante, frutto di una copruduzione con il Teatro di Padova e il Comune di Bassano, che vede Rovigo capofila. Pertanto è già stata testata e i nostri spettatori potranno godersela al meglio. Il cast è veramente ottimo e vede la presenza anche di due rodigine. Sono brave e della nostra città a testimonianza di un progetto che vuole valorizzare i nostri talenti. Queste due artiste possono calcare le scene in ruoli che mettono in mostra le loro capacità, rappresentando un vanto per tutti noi. Mi complimento – ha concluso Donzelli -, con tutta la produzione e il cast per uno spettacolo che sarà davvero bello”.

Non si tratta di un’opera scontata e semplice, come ha spiegato Claudio Sartorato, direttore artistico del Teatro Sociale, innanzitutto è in lingua tedesca (con sottotitoli in italiano) e poi ci sono parti recitate che sono veri e propri dialoghi, quindi il cantante è anche attore.

Il Flauto Magico, vanta una lunga storia e vari remake, pertanto l’unica vera variante è a cura del regista con un adeguamento ai tempi moderni, per avvicinare l’opera ad un linguaggio più vicino e comprensibile. “Da qui – ha concluso Sartorato -, la sintonia fra tutta la produzione”.

E l’opera sarà una favola, come ha aggiunto il regista Federico Bertolani. “Quando ho avuto la proposta ho iniziato a studiare tutto ciò che sta dietro il Flauto Magico – ha detto il regista -, ma più lo ascoltavo e più non trovavo una chiave di lettura . Poi ho capito che se Mozart aveva pensato di fare una favola, quella era la strada da seguire, lasciando perdere l’intellettualismo. Una favola che possa parlare ai nostri spettatori. Spero di essere riuscito nell’intento. Il cast è di altissimo livello sia attoriale che umano, insieme abbiamo cercato di rendere questa favola moderna agita da uomini, per il resto lascio alla sorpresa”.

Per il direttore d’orchestra Giuliano Betta, tutta la musica di Mozart è costruita introno al dramma. “Mozart – ha detto -, qualsiasi cosa scriva lascia sempre immaginare una storia e ci racconta questa favola. Il Flauto Magico porta avanti il neoclassicismo con quello classico del drammaturgo”.

Soddisfazione e gioia anche dalle due artiste rodigine, Alice Chinaglia e Cecilia Bagatin, felici di essere tornate a Rovigo, di aver partecipato alle audizioni e di essere entrate nel cast. “Lavoriamo bene, ci divertiamo in un clima di cordialità e rispetto”.