
Il commento di Crivellari dopo l’assemblea Aato
In merito all’assemblea Aato di martedì 15 novembre, riguardante le prospettive del servizio idrico della provincia, il segretario provinciale Pd Diego Crivellari commenta come “la continuità aziendale di Polesine Aque sia ora su un crinale diverso di incertezza, di rischi per i bilanci dei Comuni e di anticamera della svendita del servizio idrico al mercato”.
Dopo il confronto con le forze politiche e gli amministratori di centro-destra, durante il quale il Pd aveva proposto un Patto fra i Sindaci, “che rafforzasse la gestione pubblica, rilanciasse Polesine Acque e desse vita ad una nuova stagione di investimenti a beneficio della comunità”, ciò che lamenta Crivellari è che “il centro-destra e Pacchin abbiano fatto decadere l’affidamento in house della cooperativa, nonostante fosse supportato da elementi robusti di conformità alla normativa comunitaria di settore. E’ politicamente paradossale che sulla base di un parere dell’Antitrust emesso appena dopo il referendum ed ancora intriso di “filosofia privatistica” da “decreto Ronchi”, in linea con un’interpretazione dell’in house poi revocata dalla stessa Antitrust con delibera del 12 ottobre del 2011, sia decaduto un affidamento che scadeva per Polesine Acque al 31.12.2023, che era perfettamente valido e legittimo al 31.12.2010 ed ancor più oggi dopo l’abrogazione referendaria del decreto Ronchi”.
Il consigliere si fa portavoce del suo gruppo, sottolineando come il Pd “nutra seri dubbi sulla legittimità dell’atto deliberato dai sindaci di centro-destra, che si assumeranno tutte le responsabilità delle eventuali ricadute negative”.