“La prevenzione non si fa solo con le grandi opere idrauliche”

“Le belle parole che Zaia ha scritto sulla sicurezza idrogeologica dei nostri territori sembrano destinate a rimanere lettera morta, visto che nella manovra di assestamento non si stanzia un euro in più per quanto riguarda il rischio idraulico il cui relativo capitolo di bilancio è stato drasticamente tagliato”.

Il consigliere regionale Graziano Azzalin interviene al termine della seduta della VII commissione, prendendo spunto dalla lettera aperta inviata dal Governatore del Veneto ad un anno dall’alluvione per stigmatizzare la mancanza di coerenza: “In quello che Zaia ha scritto – sottolinea Azzalin – ci sono davvero tanti passaggi da sottoscrivere parola per parola, laddove parla di responsabilità, di necessità di prevenire, di doppio della fatica avendo a disposizione la metà dei soldi e col tempo ormai scaduto. A parte il fatto che verrebbe da chiedersi dove sia stato fino ad oggi il presidente Zaia, bisogna subito metterlo in guardia affinché non diventi egli stesso uno di quelli che lui definisce pochi e inascoltati profeti della prevenzione. Inascoltati dalla politica, perché come lui stesso ha sottolineato, ciò che paga elettoralmente non coincide con il bene comune. E perché, aggiungo io, la prevenzione non si fa solo con le grandi opere idrauliche, sulle quali è interessante sentire cosa dice il professor D’Alpaos che rimarca come la nostra regione sia ad altissimo rischio, ma anche con una serie di atti, anche apparentemente insignificanti, che invece se inseriti in una progettualità complessiva possono essere preziosi. Tanto più in una situazione in cui le risorse sono scarse”.

Il consigliere polesano stigmatizza “la mancanza di un’azione organica e coerente in questo senso” e punta il dito sui “tagli nel bilancio a importanti voci di capitolo come quella relativa agli interventi infrastrutturali in materia di bonifica, quella relativa alla gestione e manutenzione degli impianti di bonifica, e quella a favore dei geni civili per gli interventi di manutenzione lungo i corsi d’acqua e per le difese a mare. Senza contare che avanzano progetti scellerati in tutto il Veneto e che non si presta la dovuta attenzione al settore primario, primo paladino della difesa del territorio. Ancora una volta ci troviamo essere d’accordo con il presidente leghista, che parla da oppositore di sé stesso. Vorremo applaudirlo anche quando parla da Governatore, ovvero esercita con i fatti l’azione di governo”.

“Non servono altre parole che quelle già dette da Zaia sugli oneri che ognuno si dovrà assumere – conclude Azzalin – ma questa volta è davvero forte l’augurio che alle parole seguano i fatti. Per arginare i rischi del nostro territorio, il presidente sappia fin d’ora che troverà nel Pd una sponda solida ad ogni azione che vada veramente in questa direzione. Ma se i proclami resteranno solo tali, non faremo sconti”.