Il sindaco appoggia Anci e chiarisce i tagli ai cittadini

Occhiobello. Nasce dai banchi del consiglio comunale di Occhiobello un ordine del giorno di protesta e di proposta sulla manovra finanziaria del governo. Presentato dal sindaco Chiarioni e votato dalla maggioranza a cui si è unito il consigliere Lorenzo Feltrin (Sauro Buoso ha presentato un altro documento sostenuto anche dai consiglieri Bononi e Visentini che, però, è stato respinto dalla maggioranza), l’ordine del giorno riprende un percorso di iniziative per dare voce ai disagi contingenti degli enti locali. Accogliendo una proposta dell’Anci, già a settembre venne consegnata ai cittadini che si rivolgevano agli sportelli, una lettera del sindaco per chiarire quanto la penalizzazione e i tagli verso gli enti locali equivalgano a un taglio ai diritti del singolo.

Il documento approvato in consiglio il 28 ottobre stigmatizza gli impatti della manovra governativa che “rappresentano un colpo finale mortale all’esercizio dei compiti istituzionali dei comuni e allo svolgimento delle funzioni di servizio alle proprie comunità”, ammettendo il rischio di “essere sacrificate o gravemente ridimensionate le prestazioni di carattere sociale, gli interventi nel campo della cultura, gli investimenti”.

Il sistema dei comuni torna a chiedere di “essere protagonista di un processo di riforma dell’assetto istituzionale” e di valorizzare i territori attraverso le gestioni associate delle funzioni. Il consiglio comunale, quindi, non solo si impegna a divulgare altre iniziative dell’Anci e a coinvolgere la cittadinanza in “un’operazione di trasparenza sui reali costi dell’amministrazione”, ma appoggia l’impegno assunto a livello nazionale da regioni, province e comuni per elaborare una proposta di rilancio e sviluppo del paese.

Tale proposta si articola su un piano di riordino istituzionale che abbia effetto immediato, un piano di risanamento e stabilità, un piano di investimento per la crescita. L’ordine del giorno sarà trasmesso al presidente della repubblica, presidente del consiglio, presidenti delle camere, presidenti di regione e provincia, parlamentari e consiglieri regionali polesani, comuni limitrofi, Anci nazionale e regionale.