“Tanto piccolo che non esisteva una taglia di kimono”

La storia di Major inizia da quando era bambino con il padre accompagnarlo in palestra per imparare le arti marziali. “Ero talmente piccolo – ricorda – che non esisteva un kimono adatto alle mie misure”.

Gli anni passano e diventa un campione del combattimento, vincendo diversi titoli italiani ed europei. Una sera rimane vittima di un incidente con la moto, che descrive agli studenti come “l’appuntamento più importante” della sua vita. Ne esce vivo per miracolo ma perde l’uso degli arti inferiori. La sua innata voglia di fare sport lo porta prima a dedicarsi alla canoa, poi alla spada e alla sciabola, discipline dove conquista ancora titoli. Poi il tiro a segno con la pistola ed il basket in carrozzina.

A portare il saluto agli studenti, il vice presidente del Panathlon Gianfranco Frigato, richiamando l’importanza del fair play nella pratica sportiva e a dedicarsi con passione allo sport.