A proposito di corso del Popolo

“Ho letto con interesse le opinioni di tutti gli 11 candidati sindaci di Rovigo sul Corso del Popolo. Ognuno si è espresso su un’eventuale chiusura o apertura, motivando la propria posizione. L’unico che ha detto poco di concreto è il candidato della destra Bruno Piva”. A intervenire è Bruno Candita, consigliere comunale del Partito Democratico e candidato alle prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio.

“Piva – ricorda Candita – propone di fare una serie di ‘sperimentazioni’, cambiando la viabilità ogni mese, o poco più, e poi decidere in base ai risultati”. “Mi pare – insiste il consigliere – che questa proposta sia abbastanza campata per aria. Il Corso del Popolo non è una porta, che si può aprire e chiudere a seconda dell’aria che tira. Non si può pensare di ridefinire tutta la viabilità della città ogni mese. I cittadini e i visitatori impazzirebbero nel tentativo di adattarsi alle continue modifiche. Senza contare l’enorme spesa che queste ‘sperimentazioni’ comporterebbero solo per cambiare continuamente la segnaletica. Un vero e proprio spreco se si pensa che poi tutto potrebbe tornare com’è ora”.

“Con questo sistema – avverte Bruno Candita – si rischia di trasformare Rovigo in una giungla, o, peggio, in un labirinto. Serve, invece, una presa di posizione chiara, e l’adozione immediata di un Piano generale del traffico urbano, e di quello dei parcheggi. Così come previsto dal programma del Partito Democratico e della coalizione che sostiene Federico Frigato”.

“La proposta delle sperimentazioni avanzata da Piva – conclude Bruno Candita – è la prova della mancanza di esperienze, di idee e di un programma chiaro e concreto, sua e della coalizione che lo sostiene”.