
Scoperto a Melara un 40enne tunisino con 50 dosi. Distribuiva la droga tra Verona, Padova e Mantova
Non si ferma l’intensa attività svolta dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Castelmassa finalizzata al contrasto dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da cittadini extracomunitari. Hanno infatti chiuso il cerchio intorno a un cittadino di nazionalità tunisina, B.H.F., 40enne tunisino domiciliato a Verona, nullafacente, nei cui confronti ieri pomeriggio è stata data esecuzione all’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Verona per spaccio di sostanza stupefacente, nella fattispecie eroina e marijuana.
L’uomo era già stato arrestato nel corso di un controllo sulla circolazione stradale a Melara, da parte di una pattuglia che nella circostanza lo ha trovato in possesso di oltre 50 dosi tra eroina e cocaina e per tale motivo è stato condotto in carcere a Rovigo dove si trova tuttora. I militari, dopo l’arresto, hanno approfondito le indagini in considerazione dell’ingente quantitativo di stupefacente ritrovato, accertando che dall’agosto del 2010 e sino ad alcuni giorni prima il tunisino si era reso responsabile di spaccio di centinaia e centinaia di dosi di eroina e marijuana a decine di giovani prevalentemente del medio e basso veronese, ma anche delle province di Padova e Mantova.
Il castello accusatorio costruito dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castelmassa, suffragato dai numerosi riscontri acquisiti con l’attività investigativa, è stato riconosciuto valido dalla coordinatrice delle indagini Maria Federica Ormanni, la quale ha richiesto al Gip presso il Tribunale di Verona, Guido Taramelli, la misura cautelare della custodia in carcere. Quest’ultimo, concordando con quanto riportatogli, emetteva la misura cautelare che è stata eseguita nei giorni scorsi.