
Intervento dell’assessore alla Salute Guglielmo Brusco sul rischio di un drastico ridimensionamento dei servizi
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento inoltrato alla stampa dell’assessore alla Salute della Provincia Guglielmo Brusco sulla situazione dell’ospedale di Trecenta, che corre il rischio di un drastico ridimensionamento.
“Nonostante le recenti tranquillizzanti dichiarazioni del Segretario Regionale alla Sanità Dr. Domenico Mantoan e dell’On. Francesca Martini, Sottosegretario alla Sanità del Governo Berlusconi, in questi giorni ho ricevuto tantissime segnalazioni che mi informavano che al San Luca di Trecenta è ormai imminente un taglio di servizi.
Non volevo credere che ciò fosse vero (mi dicevo: non contano niente le parole rassicuranti date da autorevoli esponenti regionali e governativi?) e per questo ho telefonato al Direttore Generale dell’ULSS 18, il quale mi ha cortesemente informato che le notizie di prossimi ridimensionamenti-chiusure di Ostetricia Ginecologia e Chirurgia del San Luca, corrispondono al vero. Anche se Lui pensa di limitarli al periodo estivo.
Io considero inaccettabili e pericolosissime tali ipotesi. In primis perché spesso le chiusure provvisorie diventano definitive e poi perché la chiusura “temporanea” comporterebbe, oltre a gravi disagi, un ulteriore disaffezione della cittadinanza verso l’Ospedale San Luca. Il numero delle prestazione calerebbe ulteriormente e ciò metterebbe ancor più in pericolo reparti come il materno infantile che vanno rilanciati e non chiusi.
Se a queste pessime notizie aggiungiamo poi i contenuti della Relazione alla proposta di Bilancio Economico Preventivo, per l’anno 2011, presentata dal Dr. Marcolongo alla Regione Veneto, allora la situazione appare disperata e bisognosa di una risposta della Regione chiara nei contenuti e nello spiegarci chi programma e governa la nostra sanità, ovvero se conta di più la Regione o la Direzione dell’ASL 18. Il tutto poi è ulteriormente aggravato dal fatto, almeno per quanto di mia conoscenza, che i comuni altopolesani, alla faccia della consultazione promessaci dal Dr. Mantoan, non sono stati interpellati ed informati di ciò che sta succedendo. Ma cosa sono gli altopolesani? Un popolo colonizzato da prendere in giro?
Ma veniamo ai contenuti della Relazione al Bilancio di Previsione 2011. A pagina 3 c’è una tabella e al punto 1 di questa tabella c’è scritto: “Riorganizzazione dell’Ospedale di Trecenta e concentrazione delle attività chirurgiche e ostetriche presso l’Ospedale di Rovigo. NOTA: tale intervento può essere realizzato solo a seguito di esplicite modifiche regionali della dotazione di posti letto (da 4,5 per 1.000 a 4 per 1.000) e della programmazione ospedaliera che affida all’Azienda 18 lo svolgimento di specifiche funzioni assistenziali sovrazonali (per esempio, oncologia, radioterapia, trasfusionale, ecc.)”. Insomma, dopo la chiusura “temporanea”, il Dr. Marcolongo propone alla Regione anche il trasferimento definitivo delle attività chirurgiche ed ostetriche da Trecenta a Rovigo.
Per questo con urgenza ho stilato questo comunicato, che oltre alla stampa spedirò al Sig. Prefetto, al Presidente Zaia, all’Assessore Regionale alla Sanità Coletto, al Sottosegretario alla Sanità On. Martini, al Sindaco di Trecenta, al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 18 e ai Sindacati. Spero che tutti insieme si possa fermare un’ipotesi di indebolimento che renderebbe poco più di un “ospizio-poliambulatorio” l’ospedale di Trecenta (ricordiamo, unico caso nel Veneto e forse in Italia, nato dalla chiusura di 4 ospedali).
Spero che i sindaci altopolesani reagiscano, a questa ipotesi di possibile “furto” di servizi sanitari che potrebbe colpire i loro cittadini, se necessario ricorrendo, oltre che alla mobilitazione della gente, anche ai tribunali. La Provincia di Rovigo, per conto suo, dopo questa prima doverosa, urgente opera di informazione dei cittadini, degli operatori e delle autorità, resta a disposizione per ogni ulteriore azione che contrasti questa disastrosa ipotesi di trasformazione dell’Ospedale San luca da Ospedale per acuti ad “ospizio-poliambulatorio”.
L’Assessorato Provinciale alla Salute, dichiara inoltre la disponibilità a sostenere anche economicamente i costi di un eventuale ricorso alle vie legali”.
Il Vice Presidente
Assessore alla Salute
Guglielmo Brusco